sabato 22 giugno 2013

LA SARTA DI MARIA ANTONIETTA



Tratto da "La sarta di Maria Antonietta", in libreria da Edizioni Clichy.

"Rose Bertin, questo il nome della fortunata artigiana, si trovò così innalzata - grazie alle toilette che aveva saputo cucire addosso alle più grandi dame di corte - alla pedana inarrivabile di Sarta Personale. E ancora poco sarebbe stato un così prestigioso incarico, se l'ineffabile Rose non avesse avuto, oltre che l'arte, anche il commercio che le scorreva nelle vene. Nel suo caso l'abbinata le fu ben più utile che se avesse avuto sangue blu. Quest'ultimo l'avrebbe portata dritta dritta alla ghigliottina, il fatto di essere stata modista di Maria Antonietta invece non bastò a pregiudicarle il diritto all'esistenza. Anzi, a cose fatte, quando ormai la suprema cliente era passata a miglior vita, sembrò un'operazione degna di interesse mettere su carta le verosimili memorie di quella sarta che aveva saputo introfularsi fin nel più intimo dei gabinetti di Madame la Reine."

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